Paradiso, ascesa agli inferi e tentativo di resurrezione.

Si chiama After School ed è un’app social dedicata agli studenti di ogni singola scuola che garantisce l’anonimato dei post. Secondo i fondatori è uno strumento di libertà perché l’anonimato permette ai ragazzi di esprimere la loro personalità senza timore di esser giudicati o di ritorsioni.

Ma, ovviamente, c’è il rovescio della medaglia: un utilizzo distorto ed irresponsabile che può talvolta sfociare in gravissimi atti di bullismo. A tal punto che Apple nel 2014 l’ha esclusa dalla lista delle app scaricabili in seguito a critiche e petizioni di genitori preoccupati (leggi qui quella promossa su Change.org).

Ora è tornata in pista con nuove funzionalità per garantire maggiore sicurezza e controllo: moderatori a distanza che controllano i contenuti, filtri che cancellano post con termini vietati e un software che cerca di capire se in una certa discussione le cose stanno prendendo una brutta piega. In più, gli utenti potranno flaggare i post ritenuti offensivi che saranno, di default, cancellati e semmai riammessi se considerati innocenti in seconda analisi.

Qui il sito dell’app

Qui un interessante articolo sull’Huffington Post