I totem installati presso la Stazione Centrale di Milano sarebbero cartelloni intelligenti capaci di tracciamento facciale e, quindi, di profilazione del soggetto che li guarda. Solitamente tali tecnologie sono in grado di classificare ciascun osservatore per età, sesso, tempo trascorso davanti al messaggio, risposta emozionale allo specifico stimolo pubblicitario. Tutti dati che il provider del sistema potrebbe rivendere ai committenti come servizio a valore aggiunto.

Ad accorgersi che i totem potevano avere tali caratteristiche è stato uno dei fondatori del Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights che transitando per la stazione ha notato un messaggio di errore su uno dei dispositivi, atipico per quello che dovrebbe essere un semplice cartellone elettronico.

Il Garante avrebbe chiesto chiarimenti all’azienda produttrice per vagliare se siano state espedite le procedure di legittimazione per l’impiego di uno strumento di raccolta dati pervasivo.

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