La Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo (CEDU) ha ribaltato la decisione del 12 gennaio 2016 della CEDU stessa stabilendo che l’attività datoriale di monitoraggio – che aveva portato al licenziamento di un ingegnere rumeno per utilizzo dell’account aziendale di Yahoo Messenger a fini privati – costituisce violazione dell’art. 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali.