Il New York Times si è spesso distinto come capofila dei processi di innovazione del giornalismo. Un atteggiamento proattivo mantenuto anche dopo la rivoluzione di Internet. Con riferimento all’informazione online, fu il primo quotidiano generalista a introdurre le notizie a pagamento (nel 2011 dopo un breve quanto fallimentare tentativo nel 2005) per provare a mantenere un giornalismo di qualità senza dover inondare gli utenti di pubblicità.

Ora il NY Times ha deciso di esplorare una nuova frontiera. Il 27 ottobre scorso, con un comunicato della direttrice dell’Information Security, la testata della Grande Mela ha annunciato il lancio di un modo alternativo per accedere al proprio sito rendendolo disponibile tramite The Onion Router (Tor).

Tor è un sistema libero di comunicazione anonima per Internet basato sulla seconda generazione del protocollo di rete di onion routing (per saperne di più, qui il sito del Tor Project). Tramite l’utilizzo di Tor è molto più difficile tracciare l’attività Internet dell’utente, il che rende lo strumento appetibile per attività cybercriminali; ma Tor – grazie al “protocollo a cipolla” – è ufficialmente finalizzato per proteggere la privacy degli utenti, la loro libertà e la possibilità di condurre delle comunicazioni confidenziali senza che vengano monitorate (al netto di bug che ne mettono a repentaglio l’anonimato come quello – leggi qui su Repubblica – scoperto pochi giorni fa da un’azienda di security italiana).

Il NY Times ritiene che l’iniziativa permetterà:

  • ai lettori che si vedono negare l’ingresso nel sito di potervi liberamente accedere e navigare (l’esempio vale specie per quei Paesi dove esistono filtri governativi che impediscono agli utenti di accedere a siti Internet “non graditi”);
  • ai lettori che vogliono preservare la propria privacy e, dunque, non vogliono far sapere a terzi (search engine, trackers pubblicitari, etc.) quali notizie leggono, quando e da quale posizione geografica.

Una mossa, quindi, a favore sia della libertà di informazione che della tutela della privacy.

Per accedere alla nuova versione del NY Times sarà necessario – per chi non ne fosse già dotato – scaricare il software Tor Browser e poi recarsi alla homepage “alternativa” del giornale: https://www.nytimes3xbfgragh.onion/

La nuova versione è, da una parte, sperimentale e, dall’altra, in via di sviluppo: non tutte le funzionalità saranno da subito attive (ad esempio, login e commenti). I lettori provenienti dal cd. deep web sono pertanto invitati dal NY Times a segnalare difetti e fornire suggerimenti per ottimizzare questo nuovo modo di accedere all’informazione.