Il Presidente del Garante per la Protezione dei Dati Personali Antonello Soro ha rilasciato a Radio Radicale un’intervista (clicca qui per ascoltare) sul tema dei braccialetti elettronici che Amazon avrebbe in animo di far indossare ai propri lavoratori per migliorare la gestione dei processi di magazzino (qui la notizia resa in anteprima da GeekWire).

I braccialetti dovrebbero guidare, con un sistema di impulsi a vibrazione, gli addetti tra i corridoi e gli scaffali degli immensi centri di smistamento Amazon registrando, pertanto, in maniera continuativa, gli spostamenti e le performance dei lavoratori durante i loro turni.

La notizia ha infiammato non solo le cronache degli ultimi giorni ma anche il dibattito politico italiano con esponenti di tutte le fazioni che – in piena campagna elettorale – non hanno lesinato di far conoscere la propria posizione, spesso indignata. Anche il Ministro dello Sviluppo Economico ha detto la sua (vedi qui su La Stampa).

Soro ha affermato che l’Autorità vigilerà attentamente su eventuali impieghi di questa ennesima tecnologia ad “impatto privacy” proposta dal colosso dell’e-commerce. Ma il Presidente ha anche ricordato che al momento trattasi solo di un brevetto (vedi qui l’application di Amazon) e che nessuna istruttoria può essere aperta allo stato dei fatti.

Insomma non è il momento di demonizzare o di aprire processi, perché Amazon ha solo depositato un brevetto e non ha detto di volere utilizzare questa tecnologia sui propri lavoratori. Ma è bene incominciare a ragionare sulle problematiche che l’implementazione di un braccialetto tracciante e robotizzante potrebbe comportare in termini di sorveglianza sul posto di lavoro e de-umanizzazione della prestazione.

Bisogna analizzare le questioni in anticipo, perché difficilmente determinate invenzioni rimangono nel cassetto. Ha detto bene Stefano Bartezzaghi su Repubblica: “La logica dei media e dell’innovazione segue la norma narrativa che prende il nome della “pistola di Cechov”. Se nel primo atto in scena si vede una pistola, quella pistola dovrà sparare entro il terzo. Così tutto ciò che si può fare, con una macchina o una tecnologia, prima o poi si farà“.