L’American Civili Liberties Union (ACLU) preme affinché Amazon non fornisca la tecnologia di sorveglianza tramite riconoscimento facciale al governo e alle forze dell’ordine statunitensi. La ACLU ha fatto pervenire alla società di Jeff Bezos una petizione sottoscritta da 150.000 aderenti tra cui 70 associazioni e – cosa ancor più rilevante – diversi investitori di Amazon stessa.
La preoccupazione è che il sistema denominato Rekognition possa fortemente limitare i diritti degli individui: “I diritti degli immigranti, delle comunità di colore, di partecipa a manifestazioni di protesta e di molti altri, saranno messi in pericolo da questo potente strumento di sorveglianza governativa “.
Amazon Rekognition è, in effetti, una tecnologia di riconoscimento basata sull’intelligenza artificiale che permette – ad un costo contenuto – di riconoscere gli individui anche in presa diretta.
Secondo Amazon, “Rekognition semplifica l’aggiunta di funzionalità di analisi di immagini e video alle applicazioni. È sufficiente fornire un’immagine o un video all’API Rekognition e il servizio può identificare oggetti, persone, testo, scene e attività, oltre che rilevare eventuali contenuti non appropriati. Amazon Rekognition offre inoltre analisi facciale ad elevate precisione su immagini e video. È possibile rilevare, analizzare e confrontare volti per diversi casi d’uso, ad esempio verifica degli utenti, conteggio delle persone e pubblica sicurezza “.
Una API, dunque, imperniata su un “deep learning” continuo che attinge ai dati in cloud: “Amazon Rekognition si basa sulla stessa tecnologia di apprendimento profondo, collaudata e altamente scalabile, sviluppata dagli esperti di visione artificiale di Amazon, che permette di analizzare quotidianamente miliardi di immagini e video e per l’uso non richiede esperienza nell’apprendimento automatico. Amazon Rekognition è un’API semplice e facile da usare in grado di analizzare rapidamente qualsiasi file di immagine o video archiviato in Amazon S3. Amazon Rekognition apprende continuamente dai nuovi dati e continuiamo ad aggiungere al servizio nuove etichette e caratteristiche di riconoscimento facciale “.
La tecnologia è già stata venduta alle forze dell’ordine di Oregon, Florida e Arizona. Anche lo stato della California ha mostrato serio interesse. MA la ACLU e gli azionisti maggiormente “etici” di Amazon chiedono di interrompere le collaborazioni governative affinché non ci si renda complici in azioni di sorveglianza di massa fornendo alle istituzioni un’arma tanto potente quanto pericolosa. Il timore è che una volta dispiegati su larga scala questi sistemi, non si possa più tornare indietro. E’ necessario prima riflettere sul portato in termini di limitazione delle libertà (sapere che la polizia ti segue e riconosce ovunque tu sia, è condizionante anche per chi non compie illeciti) nonché sulle possibili conseguenze di un uso eccessivo e distorto.