Con un comunicato sul proprio sito nipponico, Nintendo – l’azienda giapponese leader nella produzione di videogiochi e relative console – ha reso noto quello che diversi utenti da qualche tempo andavano segnalando a fronte di alcune attività sospette: un data breach ha compromesso i dati di parecchi utenti.

Qualcuno si è introdotto fin dai primi di aprile 2020 nei sistemi del produttore accedendo ad oltre 160.000 Nintendo Network ID (NNID) comprensivi di nomi utente, data di nascita, nazionalità e indirizzo e-mail. La società giapponese non esclude che gli strumenti di pagamento (carte di credito, Paypal, etc.) già registrati in modalità criptata nella piattaforma potrebbero esser stati utilizzati per effettuare acquisti nell’online store Nintendo.

Avvisati anche gli utenti italiani tramite un tweet e un annuncio nella sezione Servizio al Consumatore del proprio sito web. In attesa di capire cosa sia successo esattamente, Nintendo ha disattivato le credenziali che si suppongono compromesse e sta contattando direttamente gli utenti i cui dati si suppone siano stati oggetto di violazione.

Tutti gli utenti sono invitati da Nintendo ad abilitare l’opzione dell’autenticazione a due fattori. Forse Nintendo farebbe meglio a renderla obbligatoria o, comunque, ad innalzare il livello di complessità minima delle password.

Siamo nel pieno di una pandemia che costringe miliardi di persone al confinamento domestico con moltitudini di ragazzi (e non solo) che non sanno come occupare il tempo e che trovano intrattenimento nella consolle e in giochi di incredibile successo come Fortnite (250 milioni di player registrati. Ieri il gioco ha ospitato un concerto virtuale del rapper Travis Scott a cui hanno assistito 12 milioni di iscritti).

Una condizione, quella causata dall’emergenza Covid-19, di estremo favore per il comparto del gaming. In questo momento c’è molta più gente del solito che spende tempo (e denaro) connessa ai videogiochi delle piattaforme più rinomate. Un “dettaglio” che certamente non sfugge ai cybercriminali.