Nel 2011 un abbonato viene vieppiù assillato da una Società di recupero crediti perché per i sistemi del provider telefonico risulta moroso. E non poco dal momento che il suo codice fiscale è stato erroneamente collegato a 826 utenze. L’abbonato si rivolge al Garante che si attiva e, mentre Telecom incolpa il cambio di programma gestionale avvenuto tra il 2003 e il 2004, avvia una complessa attività ispettiva che nel 2016 fa emergere – limitatamente ad analisi su presunti utenti con 5 linee intestate – disallineamenti riguardanti 644 clienti complessivamente intestatari di oltre 7.000 linee. Ma probabilmente il fenomeno è molto più esteso (se si considerano gli intestatari di 4 linee o meno).

Oltre al problema della (ovvia) morosità, diverse utenze risultavano nella banca dati utilizzata dalla magistratura per le intercettazioni.

Telecom ha avviato indagini per correggere i sistemi. Il Garante ha prescritto “bonifica degli errori nel sistema informatico”, di “apposite annotazioni che lascino traccia nella banca dati giudiziaria” e avviso agli “utenti interessati”. Oltre a ciò, ha promesso valutazione in separate sede per l’emissione delle opportune sanzioni amministrative.

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